Voice Dialogue: L’Integrazione delle Parti dell’Io per una Vita Più Consapevole

Voice Dialogue significa letteralmente il dialogo delle voci ed è uno strumento/approccio di vita, fondamentale per conoscere e integrare le parti di noi che tendiamo a perdere di vista nel corso degli anni.

Tutto parte dal fatto che ogni persona è un “Io costituito da una moltitudine di parti” e questo è un concetto ben noto già a Jung e Assagioli, ma per sentire parlare di Voice Dialogue dobbiamo arrivare agli anni settanta, con la ufficializzazione della Psicologia dei Sé, grazie ad Hal e Sidra Stone che hanno introdotto un metodo per entrare in contatto con ognuna di queste parti e conoscerle senza giudicarle.

In questo articolo, andiamo a scoprire che cosa sono le parti dell’Io, da dove arrivano, come operano nella nostra vita e come il Voice Dialogue aiuta a conoscerle e integrarle con benefici tangibili nella quotidianità.

Voice Dialoque – l’Io come moltitudine di parti verso l’integrità.

Da dove arrivano tutte queste parti di noi?

L’Io come moltitudine di parti ha la sua origine alla nascita e rappresenta l’essere umano nella sua integrità.
Tutti noi nasciamo con un bagaglio illimitato di qualità, risorse e atteggiamenti disponibili per essere messi in atto durante la nostra vita. In qualità di Anime connesse con il Tutto, infatti, possediamo tutto il bagaglio completo nel momento in cui veniamo al mondo.

Tuttavia, pur essendo completi per natura, facciamo i conti con l’altra faccia della medaglia, nel senso che nasciamo completamente vulnerabili e totalmente dipendenti dalle cure dei nostri genitori o di chiunque altro ci accudisce e questo incide inevitabilmente sulla originaria completezza dell’Io, perché finiamo per frammentarlo, selezionando dal bagaglio in dotazione solo alcuni aspetti rispetto ad altri.

In particolare, ci troviamo a prediligere:

  • a difesa della vulnerabilità, gli atteggiamenti e i comportamenti che danno un riscontro positivo in famiglia e nella cerchia stretta di frequentazioni, portandoci un ritorno in termini di riconoscimento, apprezzamento, incoraggiamento, approvazione, accoglienza, protezione, etc.
  • a seguito dell’apprendimento ambientale, gli atteggiamenti e i comportamenti appresi per modellamento dei nostri genitori e del contesto socioculturale di riferimento, anche attraverso la sola osservazione.

E così nascono i Sé primari.
La selezione è, infatti, un processo continuativo che si radica, nel senso che gli atteggiamenti e i comportamenti scelti formano i nostri Sé Primari, nati dall’incontro tra vulnerabilità e ambiente, cioè quelli in cui l’ego si identifica e che agisce in maniera automatica e inconsapevole in qualsiasi situazione della nostra vita. Sono le facce e i ruoli dell’ego che trovi approfonditi nell’articolo L’Ego: «Un impostore che fa finta di essere voi» – Eckhart Tolle ).

In pratica, i nostri Sé Primari hanno lo scopo, anche in età adulta, di proteggere il bambino vulnerabile che siamo stati e che rimane una parte di noi sempre presente. Inoltre, i Sé Primari, non solo differiscono da persona a persona, ma possono anche cambiare nel corso della vita e a seconda dei contesti (lavoro, relazioni, famiglia, ecc.).

Ma che cosa accade con le altre parti non scelte?

Poiché la natura del mondo in cui viviamo è duale, ai Sé Primari si contrappongono polarità opposte, ovvero l’insieme di tutti gli atteggiamenti e i comportamenti non scelti, a cui la Psicologia dei Sé dà il nome di Sé Rinnegati, quei sé che non abbiamo il permesso di esprimere e portare nel mondo. Sono quelle parti di noi che non abbiamo selezionato e abbiamo dimenticato, ma questo non vuol dire che scompaiono o muoiono. Al contrario restano vivi ed attivi nell’ombra, capaci di trovare il loro modo di esprimersi, seppure maldestramente.

I Sé Rinnegati si possono, infatti, manifestare nei sogni, nei periodi particolarmente stressanti o critici e soprattutto nelle dinamiche di relazione basate sulla proiezione dei nostri Sé Rinnegati sugli altri.

Hai presente quelle forti reazioni che provi per certe persone?

Ecco, secondo Hal e Sidra Stone: «le persone che scatenano in noi forti reazioni negative sono delle rappresentanti dirette dei nostri Sé rinnegati. Analogamente, le persone verso le quali proviamo una specie di fascinazione incontrollabile, sono
anch’esse rappresentazioni dirette delle nostre parti trascurate o soffocate
».

Sostanzialmente, quando ci relazioniamo con persone che hanno sviluppato Sé Primari opposti ai nostri, nasce il giudizio, ma giudicando l’altro, non facciamo altro che giudicare i nostri Sé Rinnegati, alimentando rabbia e frustrazione verso parti di noi stessi che non conosciamo o che abbiamo respinto.

Accorgersi di questo è importante, perché il giudizio diventa un mezzo prezioso di attenzione e scoperta: ciò che giudichiamo negli altri diventa un dono per scoprire i nostri sé nell’ombra e ci consente di liberarli, riappropriandoci di quell’immenso bagaglio di ricchezza di cui siamo dotati già alla nascita e vivere così una vita più libera e consapevole.

E se parliamo di giudizio, dobbiamo considerare anche quello che rivolgiamo verso noi stessi. Esiste infatti un sé molto particolare, noto come Critico Interiore, che agisce un giudizio interno, diretto a noi stessi, con effetti molto potenti e negativi, come la sensazione di non essere “mai abbastanza”, l’insoddisfazione, l’infelicità, l’auto imposizione di limiti, ecc. Questa parte dolente di noi merita un discorso più ampio che non affronto in questo contesto, ma è un aspetto importante da considerare per gli effetti negativi che produce, se assume un ruolo preminente nella quotidianità.

Ritornando, invece, all’operazione selettiva che avviene dalla nascita in poi, la stessa sorte della moltitudine di parti tocca anche alle emozioni. Ci sono, infatti, Emozioni Primarie ed Emozioni Rinnegate. Tra le Emozioni Rinnegate non ci sono soltanto quelle comunemente ritenute “inopportune”, perché sgradevoli, come la rabbia o la paura, ma possono esserci anche emozioni di segno opposto come la gioia, per esempio.
Per quanto sembri un paradosso, esistono persone che tendono a contenere anche la gioia, relegata al rango di emozione rinnegata. Questo avviene per motivi di difesa nella fase della vulnerabilità o per motivi di influenza ambientale, se per esempio la gioia non era ben vista nel contesto dove siamo cresciuti.

Rinnegare parti di sé ed emozioni ci rende frammentati, meno integri e meno capaci di rispondere alle complessità della vita, per questo è importante diventarne consapevoli e ricostruire l’integrità.

E qui entra in gioco il Voice Dialogue.

Il Voice Dialogue è una tecnica sofisticata di “intervista ai Sé” simile ad una filosofia di vita, perché il recupero delle parti non si traduce soltanto nel riportare alla luce le varie sfumature di sé rinnegate, ma comporta un vero e proprio ritorno all’integrità.
Il dialogo delle voci è, infatti, orientato allo sviluppo del proprio Io Consapevole che, riconosciute le parti di sé, smetterà di identificarsi in un sé particolare e inizierà, invece, a identificarsi con la sua completezza e quindi con il Tutto che è.

Il Voice Dialogue riconduce al proprio centro, al di là delle parti, da cui è possibile padroneggiare con spontaneità la propria vita, scegliendo di volta in volta quali aspetti attivare nelle diverse situazioni.
Dalla posizione del centro consapevole, è, inoltre, possibile accogliere le energie di tutte le parti interne, per i bisogni espressi e le richieste avanzate, senza prendere le parti né dell’una né dell’altra.

Il Voice Dialogue è dunque un processo di accoglienza che facilita:

  • la liberazione delle energie bloccate
  • una diminuzione del giudizio verso sé e gli altri
  • la possibilità di sperimentare maggiore forza e pienezza nella propria vita
  • un approccio consapevole alla vita che apre prospettive e visioni nuove

Il Voice Dialogue è un’esperienza di ritorno all’integrità di cui tutti indistintamente necessitano ed è particolarmente adatto per supportare l’Alta Sensibilità, con cui lavoro da tempo, integrando le competenze acquisite nella formazione per Persone
Altamente Sensibili
con gli strumenti del Dialogo delle Voci.

Se vuoi saperne di più o vuoi conoscere i miei per-corsi di formazione e supporto contattami qui

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