Chi sono

Mi chiamo Delfina e sono Counselor e Coach Evolutivo. Mi sono diplomata presso la scuola TRE Evoluzione Personale, Accademia integrata di PNL, Counseling e Coaching umanistico-evolutivo. Pratico la Comunicazione Non Violenta e l’Ascolto Empatico di Marshall Rosenberg. Inoltre, ho conseguito una specializzazione sulla comprensione, trasformazione e valorizzazione del tratto dell’Alta Sensibilità, formandomi direttamente con la Dott.ssa Elena Lupo, presidente dell’Associazione Persone Altamente Sensibili HSP – Italia ™, di cui sono anche socia.

La curiosità e il forte desiderio di connettermi ad un senso più profondo della vita mi hanno portato ad intraprendere un cammino spirituale e Pushpa, che vuol dire fiore, è il mio nome spirituale. In quest’ambito mi sto formando come istruttrice di Ananda Yoga e insegnante di Life Therapy; entrambe le scuole si basano sugli insegnamenti avanzati del maestro indiano Paramhansa Yogananda e del suo discepolo diretto Swami Kriyananda.

Mi piacciono i colori vivaci, le lunghe camminate, lo studio e la ricerca. Amo letteralmente calarmi nell’osservazione e nell’ascolto profondi; la cura e l’attenzione ai dettagli hanno un grande valore per me. Adoro inoltre chiacchierare con mia figlia, che considero una preziosa maestra di vita.
Intuisco quando una persona non si sente a proprio agio né con se stessa né con gli altri e allora non posso fare a meno di avere maggiore cura ed empatia nei suoi confronti, soprattutto quando mi arriva un sentimento di solitudine e un bisogno di inclusione e di leggerezza.

Delfina Loizzo

Cosa faccio

Lavoro con quelle donne che si sentono sbagliate e inadeguate in questo mondo e che soffrono nel tentativo di somigliare agli “altri”. Attraverso un percorso di autoconoscenza ad un livello più profondo, le conduco per mano verso una maggiore consapevolezza della Meraviglia che è in ciascuna di loro e le aiuto a valorizzarsi, per sentirsi finalmente libere e appagate nella propria autenticità.

Cosa intendo per sbagliate e inadeguate? Ecco alcuni esempi:

vergognarsi di come si è, sminuire la propria immagine

percepire ed elaborare una gran quantità di dettagli intorno a sé e accorgersi che non è lo stesso per gli altri e, a quel punto, scegliere di rimanere in silenzio per paura di essere fraintese, derise o criticate

sentirsi improvvisamente disconnesse in mezzo agli altri e non desiderare altro che tornare a casa per starsene da sole

intuire molte cose in anticipo e non saper spiegare perché si sanno e basta

non comprendere il senso di alcune convenzioni sociali, che, per la maggior parte delle persone, hanno invece un senso

spesso non comprendere l’umorismo comune

avere repentini cambiamenti di umore: passare da stati di euforia a momenti di depressione intensi e inaspettati ed essere incapaci di spiegare cosa ci abbia fatto passare così bruscamente dalle risate alle lacrime

sentirsi emotivamente coinvolte da ciò che ci succede intorno

desiderare di spegnere il cervello per quanto i pensieri viaggiano veloci, in un turbinio continuo: ogni pensiero ne fa scaturire altri dieci e in un attimo ci si perde nei meandri della propria mente, tra passato, presente e futuro

esaminare e rimuginare su ogni parola pronunciata o azione compiuta da sé e da chi ci circonda

aver bisogno di incoraggiamenti continui e rassicurazioni costanti

non riuscire a gioire pienamente dei momenti belli, non goderseli

ricercare il senso di ogni cosa

donne danzano sfondo

Conosco bene la sofferenza che si prova. Quel sottofondo costante di insoddisfazione e di frustrazione nelle relazioni interpersonali, in famiglia, davanti allo specchio e nell’ambiente lavorativo:

N

provare disagio e a volte addirittura anche paura

N

sentirsi inferiori agli altri

N

sentirsi bloccate e inibite

N

temere il giudizio degli altri

N

credere di “non essere all’altezza” o di “non essere abbastanza”, di “non potere” o di “non essere capace”

N

non riuscire ad esprimere i propri bisogni né tantomeno ad avanzare richieste, per non deludere le aspettative altrui, per paura di perdere la loro stima e il loro riconoscimento o di sembrare inopportune e fuori luogo

counselor Delfina Loizzo

Risucchiati nel vortice del “fare” quotidiano, generalmente non ci si concede molto tempo per fermarsi, per ascoltarsi e per elaborare ciò che emerge (osservazioni, domande, emozioni, sentimenti, bisogni). E quella sottile percezione di infelicità che si genera, poiché è diffusa nell’ambiente circostante, ci sembra la normale vita, quando invece non lo è ed è piuttosto una forma di inconsapevolezza.

Buddha diceva che la vita è sofferenza, ma non si riferiva ad una sofferenza senza significato. Dobbiamo passare da lì per riconoscere innanzitutto che meritiamo di essere felici e sentire la spinta forte ad elevare il nostro stato di coscienza. Ogni giorno vissuto coscientemente ci rende consapevoli di ciò che non ci fa stare bene ed ecco che il dolore diventa la nostra chiave per la liberazione. Sono i dolori della crescita.

 

E via via che solleviamo il mondo dal nostro dolore, ispiriamo anche ogni essere a fare altrettanto, contribuendo a rendere un bel posto quello in cui viviamo.

«Quando avevo cinque anni mia madre mi diceva sempre che la felicità era la chiave della vita.

Quando andai a scuola, mi chiesero cosa sarei voluto diventare da grande. Io scrissi “felice”. Mi dissero che non avevo capito il compito e io risposi che loro non capivano la vita.»

John Lennon – 

Cosa possiamo fare assieme

Gran parte della nostra sofferenza è causata dalla nostra mente, più specificatamente da quei pensieri limitanti, che, inibendo la nostra spontaneità, ci ostacolano nell’essere autenticamente noi stesse.

Col mio aiuto, imparerai:

donna danza

A darti ascolto empatico e a parlarti amorevolmente, lasciando andare il giudizio e il senso di colpa (Comunicazione Empatica Non Violenta)

donna balla

A riconoscere qual è la tua Mission nel mondo, cosa dà significato alla tua vita e rappresenta la tua unicità

donna danza

Ad intercettare ed indagare i tuoi pensieri, per non lasciarti sopraffare e limitare da essi («Il Lavoro» di Byron Katie e Spirale inefficace)

donna balla

A riconoscere quali sono i canali e le modalità attraverso i quali percepisci ed elabori le informazioni e che influenzano sia la tua comunicazione che il tuo comportamento (Sottomodalità)

donna danza

A definire e perseguire degli obiettivi ben formati e un contratto di coaching, rimanendo concentrata nel “qui e ora”

donna balla

A riconoscere i tuoi Sé primari e quelli rinnegati e, dal tuo Centro consapevole, ad accoglierli e ad apprezzarli entrambi per le motivazioni e le richieste che esprimono, facilitando la liberazione delle energie bloccate e sperimentando maggiore forza e pienezza nella tua vita (Voice dialogue);

donna danza

A mappare i tuoi valori più profondi per ogni ambito specifico della vita (famiglia, lavoro, relazioni, ecc.) e soprattutto a metterli in atto attraverso azioni concrete (criteri)

donna balla

A divenire consapevole dei tuoi talenti e delle tue risorse e ad attivare i tuoi “stati risorsa” tutte le volte che ce n’è bisogno

donna danza

A portare consapevolezza nella relazione coi tuoi genitori e, in generale, con le figure educative di riferimento, disattivando i geni psichici disfunzionali e disadattivi nella tua vita e potenziando, invece, le qualità della tua stirpe (Psicogenoma ed Essenza del genitore)

donna balla

A sciogliere e trasformare i conflitti interni, davanti ad una difficoltà, ad un cambiamento, ad una scelta

donna danza

Ad attivare in te anche le qualità ispiranti dei tuoi mentori

donna balla

A guarire le ferite del passato, attribuendo loro un nuovo significato e trasformando le sensazioni, gli stati d’animo, le credenze e gli schemi di comportamento disfunzionali ad esse collegati.

Proprio come fa un fiore, ti aiuterò a sbocciare naturalmente e senza sforzo e ad offrirti al mondo così come sei, meravigliosa e completa in te stessa.

Le emozioni diventeranno tue amiche e alleate.

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